Glastonbury Special: Saturday, the day of the Bruce-Truce

I was crawling through a festival way out west
I was thinking about love and the acid test
but first I got real dizzy with a real rockin’ gang
then I saw the coma girl, and the excitement gang

Quando Bruce ha aperto lo show con questo pezzo di Joe Strummer, “Coma Girl”, scritta appunto per il festival di Glastonbury, ammetto che mi è venuta la pelle d’oca. Non l’avevo mai visto dal vivo con la E Street Band ma solo il suo tour acustico, qualche anno fa a Long Island, bel concerto ma tutt’altra storia. E ho capito, ho capito quando dicono che Bruce bisogna vederlo dal vivo con la sua band per apprezzarlo davvero. Non sono mai stata una patita del Boss ma di canzoni ne conosco ed è stato qualcosa sentire “Badlads” “Dancing in the Dark” o “Because the Night” ieri sera. I nuovi brani invece poteva pure risparmiarli, “Outlaw Pete” l’ho trovata di una bruttezza imbarazzante, così simile al pezzo supercheesy dei Kiss, “I was made for loving you baby” e con quel ritornello Can you hear me?, ogni volta che lo diceva mi sentivo male tanto irritava. Allo stesso modo, per la prima mezzora il Boss mi ha presa tutta, occhi, orecchie, strappandomi sorrisi (da ebete visto che ero sola as usual) ogni volta che si lanciava sopra la folla adorante. Il Boss si deve dare al pubblico per essere completo, non può farne a meno e lo fa con tutto se stesso. Mentre mi allontanavo verso le file più esterne del Pyramid stage ho notato come tutti, anche quelli lontani chilometri dal palco, lo guardessero in ammirazione, una scena che non avevo visto la sera prima per il mio amato Neil. Lo guardavano i ragazzi sfumazzanti, gli anziani seduti con quelle cavolo di sedie (su cui inciampavi ogni 2 minuti) in mezzo alla folla, lo guardavano chi lavorava nelle camionette che vendono hamburger (probabilmente al cane avariato) e chi vendeva panini al tofu organico. Insomma, Bruce era come una calamita umana che attirava ogni sguardo che avrebbe solo lontanamente incrociato. Va bene, ho capito perché il Bruce è il Bruce ma c’è un ma. Un “ma” che riguarda solo me a quanto pare, che dopo una trentina di muniti, l’ho trovato un po’ noioso. Il problema è quell’alto grado di prevedibilità nel suo rock che non mi prende e non potrà mai prendere l’anima, è impossibile, c’ho provato. Forse è proprio quello che piace ma scusate, cosa ha di bello un pezzo come “Prove it all night”? Perché sono impazziti tutti quando l’ha suonata ieri sera? Non lo capisco, non mi arriva. L’importante è che sia arrivato a tutti gli altri no? Postilla Bruce: non ci sono foto perché è stato l’unico, ripeto, l’unico a dare un limite ai fotografi, ne ha ammessi solo alcuni, quelli che lavoravano per le agenzie. Non si fa! (Sorry Eddie boy).

Queste le mie impressioni, sparse e velocissime che voglio andare a vedere Nick Cave e i suoi Bad Seeds adesso. Intanto carico una galleria con le foto di ieri e per la cronaca, quelle a Pete Doherty l’ho fatte solo in quanto mercenaria, anche se le 3 canzoni che ho ascoltato non erano mica così male. Mi sono ricordata che prima che diventsase il personaggio più odioso dell’universo, Doherty aveva una voce molto peculiare, che colpisce. Il ritorno di Stills Crosby & Nash è stato invece spaziale! E’ stato emozionante, non tanto vederli ma sentirli… I rumori che li volevano jammare con Neil Young sono stati smentiti, come ci si poteva immaginare. Gli Spinal Tap, invecchiatissimi, hanno rocckato duro, up to eleven! Sono stati uno di quegli sfizi che si devono togliere nella vita. Kasabian?  Ni. Una band con un grande tiro dal vivo quando suona le sue hits ma che poi diventa un po’ noiosa, mi chiedo quanta sostanza ci sia dietro ai loro pezzi… credo poca. Oggi però è stata una giornata musicalmente meravigliosa, ne parlerò poi, vado da Nick Cave e poi Blur! By the way, ieri mi sono trovata a faccia faccia con Damon Albarn, è pazzesco, quell’uomo dimostra sì e no 12 anni.

Ah tra l’altro sto vivendo la tragedia di avere perso l’i-phone, dopo vado a cercarlo ai “lost and founds”, sicuramente ne ritroverò due… Qualcuno mi spiega come faccio a chiamare i miei amici che stanno là fuori, a divertirsi e come torno a Londra domani? Help!

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68 commenti

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68 risposte a “Glastonbury Special: Saturday, the day of the Bruce-Truce

  1. Un po’ dolorosa per me la tua recensione, sono uno springsteeniano di rito stretto (ahimè).
    L’ho visto ad oggi solo 4 volte, e sto per vederlo una quinta (il 23 luglio a Udine).
    Non ci sono parole per lui. Quello che colpisce quando lo si vede dal vivo è la generosità con cui si da al pubblico e l’impressione (almeno mia) che questa sua generosità sia genuina al 100%. Forse sarà invece mestiere e professionismo come dice qualcuno, ma resto della mia opinione se vuoi ingenua e da fan. Il suo rock’n’roll è scritto e pensato per essere suonato dal vivo, lì trova la sua dimensione, invece i testi sono spesso complessi e profondi e si produce un salto, uno iato, tra essi e la musica che li racconta ed il contrasto tra i due elementi produce la magia ed il fascino del Boss.
    Hmm, ok è il giudizio di un fan.
    ;-P
    ciao, silvano.

    • caro silvano, capisco quel che dici, è vero che il Boss si dà completamente al suo pubblico ed è impossibile non notarlo. Sicuramente se fossi stata a vederlo insieme un fan come te o Eddie non mi sarei annoiata più di tanto… Forse è triste ammetterlo ma quando di concerti ne vedi così tanti perché diventano un lavoro poi trovare quello che davvero ti entusiasma e non annoia fino alla fine diventa sempre più difficile!!

  2. Edward

    Oh Dear….i gusti sono gusti…quindi va benissimo anche annoiarsi a un concerto di Springsteen (o dire che la gioconda è fatta male perchè non si capisce se sorrida o no…;-) )

    Spiegarti cosa sia “Prove it all Night” per gli Springsteeniani è impossibile.

    Ti direi che è uno dei pezzi fondamentali di uno dei suoi album fondamentali e che racchiude nel testo e nella musica l’essenza di quello che è Bruce come pochi altri pezzi, oltre che uno statement of intent di tutta una carriera.

    ma se ci pensi bene, è impossibile spiegare perchè un pezzo piace o non piace. If you don’t get it…you don’t get it. No harm done!

    Però…annoiarsi a un suo live è come essere investito da un treno e non accorgersi di niente…sicura che nn eri troppo sfatta dai giorni precedenti? TROPPI PARTY!!!

    Sul photo pass non ho parole…appena lo incontro glielo dico! Hai perfettamente Ragione!

    Take care missy!
    Ed

  3. Edward

    Ah….Dancing in the dark…not Dancer (lo ha detto pure corriere.tv….mi sa che ti stanno plagiando!!!)

  4. PS comq “Darkness on the Edge of Town” non mi manca, me l’aveva suggerito appunto un caro e fidato amico 😉

  5. Edward

    🙂
    tu magari eri stanca…ma io sono troppo fan per poter affrontare questa discussione in maniera adulta.
    hehehehe
    see ya in Brixton in the fall..
    Ed

    • Non dormo da più di 24 ore cominic a girarmi tutto.. meno male che il titolo l’ho scritto giusto sull’articolo di newspaper! comq ora lo cambio che dà fastidio pure a me, figuriamoci a te…

      se bruce non mi arriva non significa che non vi capisca caro Ed & silvano…

      see you in Brixtonia soon!

  6. sostanzialmente visto dal mio sofa in pieno relax concordo su Bruce…si ripete e diventa una cosa solo per fan. I fan piu’ radicali che esistono, non accetteranno mai alcuna obiezione.

    io ho trovato noiosissimi CS&N.

    Pete Doherty mah, Spinal Tap non sono “into them” e Kasabian concordo, ottimi per sti festival ma poi solo aria fritta.

    ma se l’iphone c’ha il gps incorporato, forse si puo’ localizzare 🙂

    • Ciao Valerio,

      io sono un fan radicale di Bruce. Uno di quelli che sente “Backstreets” sempre con il brivido lungo la schiena e la lacrimuccia facile. Sono, però, anche ipercritico con lui come ho scritto più in basso. Da Born in the U.S.A. in poi ha fatto opere altalenanti e a volte mal prodotte (Born in the U.S.A., Tunnel of love, Lucky town, The Rising e Devils & Dust), atomiche ciofeche (Magic, Working on a dream e Human Touch) e rigorose testimonianze della sua grande arte (We shall overcome e the ghost of Tom Joad), ma secondo me dal 73 al 82 è stato uno degli dei che hanno popolato l’olimpo del rock, soprattutto dal vivo, anche se non ho mai riconosciuto in lui una capacità evolutiva o esteticamente dirompente come un Waits, Reed, Young, Dylan, Cohen, Beatles, Stones, Zeppelin, ma una vitalità e coerenza pari a nessun’altro… Ciao a tutti. Fabrizio.

  7. se ti sei persa Florence hai perso il concerto del sabato.
    Spero non ti sei persa Bon Iver ieri che e’ stato spettacolare

    • Caro Valerio, tu non puoi capire quanti ne ho persi di concerti se è per questo! Florence suonava al john peel stage ed era per me impossibile raggiungerla nello slot di tempo che le era stato assegnato!

      Bon Iver suonava allo stesso orario di Nick Cave e ti assicuro che anche nick cave è stato spettacolare! Poi il Boss che non potevo perdermi visto che con la E band non lo avevo mai visto e volevo prioprio da tempo… Capisci?!?!?! Volevo fotografare Nick anche perché Bon IVer l’ho già visto e fotografato due volte, l’ultimo suo concerto al Victoria theatre è stato SPAZIALE!! ne avevo scritto qui https://thebrixtownmassacre.wordpress.com/2008/12/08/tres-bon-les-nouveau-iver/
      too many things in this bloody Glasto!!!

  8. Anch’io, mi sforzo di capire, mi impegno, rispetto, ma poi mi annoio con Bruce. E per quello che visto dal sofa concordo con Valerio. Non sui Kasabian naturalmente. 🙂

  9. Ciao Sally, io fra venti giorni qui a Torino vedrò Bruce per la sesta volta e devo dire che vederlo con la E Street Band è sempre un’altra cosa. Ti capisco benissimo però, da non-fan quale sei, che Bruce possa annoiare, nel senso che se non ami troppo i suoi pezzi e sorridi solo a mezza bocca quando scherza con il pubblico o i con i compagni, allora è vero: può risultare noioso. Tanto più che non c’è coreografia o imprevedibilità (se si esclude qualche siparietto). Anche gli arrangiamenti di certi classici sono sempre quelli (anche per gli Stones è così, ma almeno ci sono le bambole gonfiabili :-). Ormai è un rito che si consuma in 3 ore e basta. L’ho visto con la Seeger Session band e, seppur fosse in piena forma e il gruppo lo seguisse bene, ero con gente sbagliata a vederlo. Ero con un amico, non springsteeniano, che ogni volta mi diceva “e ma qui canta male” “e ma che brutto arrangiamento là”. A fine concerto ero sfinito, ma non in positivo e non per colpa di Bruce… Quindi se vedi un concerto da sola o con gente che non ama il personaggio o litighi con l’amico o ti intristisci. Vai a vedere Bruce con un fan e la serata passerà in un modo più lieto. Baci. Fabrizio. PS: gli ultimi due dischi di Bruce fanno schifo!

    • Ciao Fab! come stai??
      Concordo, avrei tanto voluto vederlo con un vero fan e di sicuro non avrei criticato perché non avrebbe avuto molto senso, mi sarei solamente divertita di più, for sure.
      Gli ultimi due alblum sì, fanno davvero schifo, “Magic” l’ho sentito abbastanza da dirlo con cognizine di causa ma il nuovo “Walking on a dream” ammetto che mi sono bastate due volte per non tornarci più su! ciaooo

      • Sally (posso chiamarti ancora così o ti snerva?)ma mi spieghi perché all’uscita del disco la banda del Busca ha fatto “Working on a dream” disco del mese? Di solito Carù bastona se non c’è l’armonica “lancinante” o il piano “liquido” e la sezione ritmica “granitica” 😉 e invece… Leggo il Busca da 20 anni, ma giuro che ero sul punto di stracciarlo. Almeno Mucchio l’ha giustamente lapidato, mentre Jam…vabbè ma è solo Jam! Ciao. Fabrizio..

  10. Invidia tremendissima… soprattutto per CSN e per Neil! 🙂

  11. A me Magic era piaciuto, ma quasi mi vergogno a dirlo. Sembra tabù. Era un buon disco, di mestiere, con una canzone che giustificava da sola l’acquisto”Girls in Their Summer Clothes”.
    Poi per quel che riguarda WOAD mi dispiace l’abbiate liquidato così dopo un ascolto o due. E’ un album atipico, produce un effetto straniante al primo ascolto ma cresce con il passare del tempo. Direi che è un album adulto. D’altra parte il Boss ha pur sempre 60 anni, non ne ha più venti. Non è più il tempo di Born To Run, sarebbero patetico. Vi immaginate lui e Clarence che fanno i ragazzini? Bruce magari ci potrebbe provare ma Clarence non ce la fa. L’anno scorso a San Siro, per l’ultima canzone, tutta la band ha lasciato il palco e si è schierata sulla passerella dinanzi al pubblico, è rimasto indietro solo Clarence (c’era da fare un saltino verso il basso di mezzo metro, e lui si vedeva che non ce l’avrebbe mai fatta senza farsi male, la cosa mi ha fatto tenerezza…). Il tempo passa anche per gli dei del r’nr’, eccezion fatta per Mick Jagger, ma quello è un altro discorso, lui e Keith sono due novelli Faust.

    ciao, silvano.

    • Secondo me duettare con Christina aguilera (vedi Mick Jagger su Shine a Light) è un chiaro segno di arteriosclerosi 🙂

      Ammetto infatti che a WOAD ho dato poche chances; penso che quando si è fans qualcosa di buono si trova ovunque! Per me l’unico che davvero non ne ha sbagliato uno, che sia uno, in 30 anni di carriera, rimane solo Waits e lo dico provando a dimenticarmi di essere una fan (se possibile!)

    • Ciao Silvano, io trovo orridi gli ultimi due dischi di Bruce ad esclusione dei pezzi acustici finali (3 su due album!) più qualche pezzo tirato qua e là, ma giusto per non cestinare tutto! Sono mainstrem, AOR e dozzinali. Se fossero stati cd di Brian Adams andavano pure bene, ma per Bruce sono sterco di mulo! E già Devils & Dust, seppur di caratura decisamente superiore, sapeva di riciclo di The ghost of Tom Joad… Il problema è che se tu ascolti uno degli ultimi dischi di Waits non ci sono canzoni imbarazzanti o che sfigurano di fronte al passato, negli ultimi due di Bruce sì (ovviamente a mio sindacabilissimo giudizio).
      Io ho una ricetta tutta mia su Bruce che è questa: 1)Mandare a casa Brendan O’Brien perché nel migliore dei casi ha fatto suonare la E Street Band come i Pearl Jam (lunga vita a loro!), cioè l’ha snaturata (con il benestare del cerume nelle orecchie di Bruce);
      2) Mandare a nanna la E Street Band (e qui mi contraddico perché come ho scritto dal vivo c’è un carisma che è difficilmente avvicinabile), perché Big Man che non riesce a fare il saltino sa di frutta condita al patetico, ormai…
      Per Bruce è ora di fare dischi elettroacustici di matrice tradizionale con gruppi più snelli (come Dylan), magari per nulla innovativi (ma quando mai Bruce è sato innovativo?), ma ben suonati, senza elefantìasi e con canzoni di spessore. Prodotti da gente come Daniel Lanois, T-Bone Burnett o Rick Rubin. Dovrebbe portarli in giro in arene di medio-piccola dimensione (come Johnny Cash e ancora Dylan) e chiudere più dignitosamente una carriera iniziata splendidamente, che ha avuto i suoi fisiologici alti e bassi e che rischia di inabissarsi.
      Col passare degli anni mi convinco sempre più che Bruce non è il nuovo Elvis, o Dylan, o Guthrie, ma il nuovo (?) Cash! “Stasera ho visto il futuro del rock’n’roll e il suo nome è Johnny Springsteen!” 😉
      Ciao a tutti. Fabrizio.

  12. Caro Fab, certo che puoi chiamarmi Sally, as you wish!

    Ora chiedo a Carù e ti fo sapere 😉

  13. Waits è un poeta. Sono fan di lui, ma che sia poeta e diverso da tutti è un fatto accertato. Non vale però, con Waits hai sfondato una porta aperta. E io che volevo fare un po di sana polemica.
    Che si fa? Si parla di Jackson?

    • Waits un poeta ma anche un geniaccio dal punto di vista puramente musicale!

      Ok scusa, facciamo polemica ok. allora…mmmumble mumble… ecco: ma quanto è brutta Outlaw Pete??? e per giunta è lunghissima! Magic è una poltiglia di banalità indigestibile e WOAD è superbanale anche nei testi che voi dite essere tanto elevati… bha!

      Jackson, ma hai visto cosa avevo scritto sulla agenda rock qui a fianco??? non pensi abbia gufato pesantemente??!! ooooooooooops

      • Ah beh se si parla di Tom (e Sally lo sa bene…) cito Jannacci-Fo: “Ho visto un re, ah beh si beh, e ho visto anche il cavallo, ah beh si beh…”. Ieri sera su Sky ho visto il documentario di Paolo Virzì su Bobo Rondelli che conoscevo appena… Caspita è veramente fantastico! Tra Ciampi, Waits, Conte e Mastroianni (!) e sul palco è un istrione pazzesco. Se vi interessa il documentario si chiama “L’uomo che aveva battuto la testa” (dalla hit “Ho battuto la testa” del suo vecchio gruppo gli “Ottavo Padiglione”). Molto consigliato; era dai tempi del punk che non vedevo uno darsi fuoco ai peli del pube con l’accendino! Enjoy. Fabrizio.

  14. Non avevo visto la tua rock agenda. A Chiarì, porterai pure nera, ma da oggi sei entrata ufficialmente tra i miei miti.
    Se ti beccassero quella scritta i fanatici che mi hanno massacrato un paio di giorni fa, non ne usciresti viva.
    http://31canzoni.blogspot.com/2009/06/lo-squadrismo-del-web.html

    ah la vignetta che avevo pubblicato è qui:
    http://comincsiringo.blogspot.com/2009/06/addio-michael.html

    ciao.

  15. roby

    Credo che per il boss e per i suoi fan valga quello che vale per me con gli Ac/Dc. Anche a me dopo un po’ annoia (il Boss, gli australiani assolutamente no), ma ad un suo show ci si va non per vederlo. O almeno: non solo per quello. Ci si va per parteciparvi.
    è diverso.

    Quanto al resto concordo con te. Sui Kasabian? la pensiamo allo stesso modo.
    L’elettronica che a volte sbattono in modo massiccio nelle loro canzoni fa sembrare i loro suoni come versi di cornacchie a cui stai tirando il collo. Io li trovo insopportabili.

    Ciao

  16. Cofaxino

    Sono capitato per la prima volta sul tuo blog, poco tempo fà, mi piacciono le tue recensioni, tipo quella di EELS , ottimo disco che ascolto spesso

    Ma questa recensione sul “BOSS” mi ha ferito, di frontman come Bruce ce ne sono pochi in giro, è con la Estreet band è ad un livello di affiatamento credo unico nel panorama musicale.

    Sono d’accordo sui pezzi nuovi, e credo che lo sia anche lui visto che nelle scalette di solito ci sono al massimo un paio di pezzi del nuovo album

    Spero che tu lo possa rivedere un’altra volta con un fan accanito per farti divertire
    Sei comunque molto brava e ti faccio i miei complimenti
    ciao
    cristiano

  17. Cofaxino

    Ho scoperto ora leggendo il blog che sei una fan di Tom Waits.

    Ho un ricordo ancora lucido del più bel concerto che io abbia mai visto in vita mia (e ti assicuro che ne ho visti parecchi),
    Firenze 24/07/1999 Teatro comunale
    Fianle con il figlio alla batteria
    INDIMENTICABILE!!!!

    • Non sono fan di Waits, sono malata di Waits!!! Io ai tempi di firenze me l’ero perso costava troppo per le mie misere tasche di “studenta”… Poi mi sono rifatta e l’ho visto ben 4 volte!! Ogni volta un tripudio dri sensi ( si dice? Bho!)
      qui avevo recensito le sue gigs a milano:

      Tom Waits a Milano: spremuta libera di due concerti.

      rinnovo il benvenuto caro amico Waitsiano 🙂
      ps sto ascoltando i Low anthem li conosci? Gruppo nuovo niente male, anche loro amano il nostro caro Tommasino, direi…

  18. Cofaxino

    Mi sarebbe piaciuto molto rivederlo a Milano, ma il lavoro mi ha bloccato e anche il prezzo del biglietto 🙂

    non conosco i low anthem ma rimedio subito 🙂
    ultimamente mi stò sparando blues con i derek truck band

    bye bye a presto!!!!!

  19. Pingback: Da Glastonbury a Woodstock, passando per Michael Jackson | lovlou

  20. Certo che però se Bruce lo vedi da questa distanza non puoi non amarlo… eh? Sally, convertiti! http://www.youtube.com/watch?v=16RSPTNSSlg

  21. Fab, l’ho visto più o meno da quella distanza a Long Island ma solo per qualche brano a fine concerto quando ci eravamo alzati tutti. Ero andata perché volevo provare a prendere un plettro per regalarlo a un mio amico super-springsteeniano ma non ce l’ho fatta!

  22. Ho visto Bruce a Torino martedi sera e faccio alcune considerazioni:
    1) Ha fatto un gran concerto di tre ore senza pausa, ma è indubbiamente invecchiato.
    2) La E Street è invecchiata anch’essa, male Big Man che sembra una mummia, bene gli altri soprattutto Weinberg e Little Steven (che ho trovato meglio dell’ultima volta). Meno in evidenza Bittan e invece non ho capito perché hanno sbattuto Tallent in fondo al palco vicino alla porta dei cessi! Lui che era sempre lì davanti col basso a macinare in silenzio come un Wyman yankee!
    3) Il concerto è ciò che ti aspetti però il Boss ti saluta in piemontese e attacca con “Loose Ends”, che solo le prime due file schiacciate contro le transenne ricordano (era solo sul cofanetto Tracks), e capisci che le emozioni sono ancora forti;
    4) Nei brani a richiesta ha fatto una Travelin’ Band dei Creedence, Two Hearts (con Little Steven alla seconda voce) e soprattutto una fenomenale Drive all Night (il brano intendo, non tanto l’esecuzione che è stata meno emozionante della versione su disco), forse il suo brano più waitsiano;
    5) Per fortuna dall’ultimo disco solo due pezzi e dal penultimo nessuno. Confermo che Outlaw Pete merda era e merda rimane! E Working on a Dream è lì sull’orlo del water!
    6) Nota veramente stonata: la stampa italiota! Sul sito di La Stampa web Paolo Ferrari ha scritto che ha eseguito I’m on Fire e Pink Cadillac che ha sentito solo lui e sul Tg3 regionale Orlando Pereira ha detto che ha esordito con Hungry Hearts (che era la terza). Cosa diceva Zappa sui giornalisti?
    Conclusioni: buon concerto, con un approccio ancora più diretto col pubblico e con i bambini in generale (ed è forse questo ancora maggiore coinvolgimento del pubblico che fa gridare ai più al miracolo di questo Springsteen sessantenne) e due chicche assolute come Loose Ends e Drive all Night.
    Ne è valsa decisamente la pena come sempre (per me) con Bruce! Saluti. Fabrizio.

    • Caro Fab, grazie mille di quest’ottimo resoconto. C’è un altro mio amico, supermegappassionato di Bruce, che ha trovato la E band un po’ stanca… dunque ci si chiede, per quanto ancora farà questi concerti finché non cadono a pezzi? Maybe… dopotutto le emozioni le regala ancora e la gente va a vederlo sapendo cosa avrà… è il livello di prvedibilità di cui parlavo e che mi terrà sempre un po’ distaccata da questo, grandissimo, artista.

      Sono felice che anche un fan di Bruce sia d’accordo sulla merdosità di “outlaw Pete” 🙂

      Riguardo la stampa italiana il discorso è molto delicato… soprattutto per quanto riguarda la musica che nel nostro paese è considerata poco importante. Loro cercano scoop, il più delle volte non riescono nemmeno ad ascoltare musica nuova che non sia mainstream (cosa fondamentale per un giornalista di musica e differenza primaria tra stampa inglese e italiana) e cercano di sgamare le scalette dei concerti prima per scrivere il pezzo il prima possibile perché sono oberati dal lavoro e perché i tempi dei quotidiani sono davvero bestiali, e se ne fregano se poi uno cambia la scaletta… io non ci riuscirei mai forse per questo non sarò mai una gran giornalista ma se ci si diventa solo a certe condizioni aggiungerei un sonoro: masticazzi!

  23. Ciao Sally, confermo la E Street Band è stanca, o meglio forse è “vecchia”. Veleggiano tutti sui sessanta, tranne i nuovi innesti che sono però di contorno, e Big Man with the saxophone ne ha 67. Se fai un’ora e mezza di folk acustico in un pub può ancora andare per un po’, ma tre ore a quei livelli le reggono ancora per poco…
    Per quanto riguarda la stampa e i tempi stretti mi trovi pienamente in sintonia tuttavia i due servizi sono apparsi uno su La Stampa Web (dove è sempre possibile apportare correzioni) e l’altro era un servizio del tg delle ore 14 del giorno dopo quindi anche in quel caso c’era tutto il tempo per informarsi meglio… La Stampa di Torino tuttavia non è nuova a queste cose: quando morì Jerry Garcia nel ’95 Gabriele Ferraris (poi addirittura direttore dell’allegato torinese de La Stampa “Torino Sette”) scrisse, parlando dei Dead, che Pigpen era un batterista! Chiedi a Carù se si ricorda… Baci. Fabrizio.

    • ehheeh credo comq siano errori che possono succedere in qualsiasi quotidiano, proprio per le strategie di accaparrarsi la scaletta e scrivere pre-concerto… Pigpen suonava anche la nutria di lago se gliela mettevi in mano però dire che era “un batterista” aaaaargh!!! bacio back!

  24. Vedo che giustamente difendi la tua categoria, eh Sally? 😉 Ma guarda che noi ti abbiamo già perdonata quando hai scritto “Dancer in the dark” 🙂 Il problema è che certe cose o le sai o non le sai, quello che è più grave è che c’è gente che è convinta di saperle e ne scrive quando in realtà è pagata anche per impararle… Poi i giornalisti torinesi magari sanno quante volte va al cesso Bunna degl’Africa o cosa mangia Boosta dei Subsonica, ma tutto il resto è noia… Fab. PS: A Udine Bruce ha fatto “Be True”, una dalle sue perle da me più amate!!! Ma non poteva anticiparla di una data? Acc…

    • Ma veramente io non pensavo di difenderla, tutt’altro! Solo che l’errore dei pezzi in scaletta sono certa di averlo visto in diverse testate dicevo solo questo. Per me mettersi a rubare scalette e scrivere il pezzo prima con il rischio di scrivere stronzate è una cosa pazzesca che non farei mai!

      Sorry per Be True, fa incavolare quando si perdono le favorite!!

  25. Cofaxino

    Visto ieri sera ad udine, 2 impressioni:
    1- effettivamente è un pò affaticato
    2- la estreet è sempre una bella band che viaggia ancora a 1000
    3- Vedere un concerto del Boss è sempre una esperienza unica, lui è un trascinatore incredibile
    4- dovrebbe finire di cantare le canzoni dell’ultimo album,sono orrende
    ciao

    • 1) Concordo pienamente, ma ha un cuore grande come una casa. Sto guardando su Youtube i filmati della gente che da vicino ha scrutato il suo volto affaticato e sorridente. Fantastico. Poi dicono che è Bono il Papa laico…
      2) Concordo a metà… direi che la E street inizia a viaggiare a 700…
      3) Ma quanto hai ragione? Anche se mi hanno emozionato molto le chicche e meno i classici…
      4) Degli ultimi due dischi io sceglierei i pochi brani blues e acustici, ma Ray Davies diceva “Give the people what the want!”, anche se “Outlaw Pete” mi sembra ancora meno gradita della “Human Touch” che fu… Eppoi io, per la fortuna di tutti, non sono Bruce!
      Ciao Cofaxino (bel nome…)

  26. “Give the people what THEY want!” Ovviamente dopo tutte le cattiverie che ho scritto sui giornalisti un refusino ci voleva… 😉

    • l’ho partorito qualche giorno fa, più o meno quando hanno rese note le cifre dell’inquinamento che il palco megalomanico degli U2 rilascia nell’atmosfera: 65.ooo tonnellate di Co2.

      Calcolando le innumerevoli prediche e cantiche che ci ha fatto su come dobbiamo comportaci per il bene del nostro pianeta and bla bla bla… non ti pare perfetto Dio Bono come soprannome??!?! P-R-E-C-I-S-O!

  27. Non sapevo questi dati; come darti torto? Non mi hanno mai fatto impazzire gli U2 e Bono mi ha sempre convinto poco come personaggio pubblico. Grande performer assolutamente, ma per il resto… Fab.

    • Cofaxino

      Grande performer forse una volta, non sicuramente in questo ultimo tour, dopo 2 ore di concerto era cotto come un tacchino

      • ah sì? ho sentito pareri molto discordanti su quest’ultimo tour degli u2… ma tirando le somme mi pare di capire che il fan sfegatato li amerà per sempre (giustamente) e quello un po’ più distaccato non è stato molto contento e ha pure sentito e visto poco-nulla ma speso molto.

        Riguardo l’eco-disastro che il mega-palco ha provocato ci sono state molte polemiche da part delle organizzazioni ambientaliste tanto che forse ora Bono si metterà a piantare foreste intere per rimediare (dovrebbe piantare qualcosa come 20.118 alberi all’anno, pensa tu). comq se googoli in rete trovi un sacco di robba a riguardo…

        Cofaxino tu l’hai visto il Dio Bono in questo tour?

      • Ah non sapevo delle ultime performance… è un po’ che gli U2 non mi emozionano più, circa dalle parti di Rattle & Hum… Fab.

  28. Cofaxino

    Visti a Milano ed era il 7° concerto, devo dire che io ero un fan sfegatato, ma a questo giro mi potevo fare a meno di andare e risparmiare €.80,00

    Bello lo spettacolo con tutte le lucine i megaschermi, il palco a 360° ecc.ecc.ecc.

    Ma la musica è mancata, intendo la musica quella fatta con il cuore,quella che quando l’ascolti ti dia emozioni, tanto per intendersi quella di Bruce e di Tom 🙂

    Mi sa che se non tornano a fare tour tipo Vertigo non tornerò a vederli, non pretendo che siano concerti come il primo che ho visto nel ’87.

    Forse martedì vado a vedere John Fogerty, sicuramente mi darà più emozioni di DIO BONO

    Poi ora che ho saputo di quanto inquinamento riesce a sviluppare il palco mi stanno ancora di più sulle scatole

    ciao

    • hello, grazie per il resoconto, sorattutto delle tue sensazioni… certo se non sono riusciti ad emozionare un fan di vecchia data la dice lunga… mi sa che a questo tour si divertirà davvero solamente chi starà a pochi metri dall’artiglio del Dio Bono.

  29. Elvisio

    HO VISTO 2 DEI CONCERTI DEL BOSS. SONO VECCHI?????? MA SIAMO IMPAZZITI!!!!! CHI LO HA SCRITTO PROVASSE LUI A FARE 3 E DICO 3 PERFORMACE DI TALE ENTITA’ IN 6 DAYS E DICO 6 DAYS!!! E POI COSA SI PUO’ CRITICARE. SUL FRONTE DEI TESTI SONO SEMPRE SPLENDIDI DAL VISO COME IN STUDIO O NO?, A PROPOSITO CHI CRITICA OUTLAW PETE MA L’HA MAI TRADOTTA??? NE HA COLTO IL SIGNIFICATO?? SUL FRONTE MUSICALE SFIDO CHIUNQUE A TROVARE UNA PERFORMANCE DI 3 ORE COSI’ COINVOLGENTE, COSI’ CONVINCENTE, COSI’ COERENTE, CON COSI’ TANTA FISICITA’ E PASSIONE. VIVA I VECCHIETTI DELLA E STREET BAND FINCHE’ SAPRANNO DARCI EMOZIONI CHE IO OGGI NON TROVO IN NESSUNA BAND GIOVANE. L’ESERCIZIO DELLA CRITICA E’ SEMPRE LEGITTIMO E NOI ITALIANI SIAMO SPECIALIZZATI MA PENSO CHE CON IL BOSS NON SI RIMPIANGE MAI IL PREZZO DEL TICKET.

    • Ciao Elvisio, in vita mia ho visto “solo” 5 volte Springsteen dal vivo e a distanza di tempo (2 nell’88, 1 nel 99, 1 nel 2003 e 1 nel 2009) ed è come vedere un parente che non vedi da tempo e ritrovi di tanto in tanto con estremo piacere e lo vedi invecchiare. Se lo vedi tutti i giorni non avrai la stessa sensazione. Io ho avuto l’impressione che fossero un po’ bolliti a Torino, Boss compreso, ciò non toglie che sia un fantastico animale da palco (anche se io gli preferirò sempre Jagger) con un rapporto u-n-i-c-o col pubblico. Sarà perché tutte le mie passioni io le vivo con occhio critico, ma non riesco a dare un 10 a questa E Street Band, sennò a quella che vidi 20 anni fa avrei dovuto dare un voto fuori scala. Gli ultimi due dischi non mi piacciono, li trovo di plastica molle e Brendan O’Brien è inadatto al Boss. Per me “Outlaw Pete” trent’anni fa sarebbe finita su un lato B di Manfred Mann e ho detto tutto! Ovviamente io la vedo così (e viste le tiepide reazioni della folla quando l’ha eseguita a Torino non credo di essere l’unico), ma non credo di essere pazzo 🙂 Buon WOAD! Fabrizio. PS: Ti consiglio di non scrivere tutto maiuscolo perché nel web equivale ad urlare. A meno che tu non volessi effettivamente sfogare la tua rabbia e frustrazione per lesa maestà; in questo caso fai pure ma io mi metto su le care vecchie Sennheiser…

  30. Cofaxino

    Caro elvisio

    l’unica che critico al “Boss” sono le canzoni nuove, che non mi piacciono, e credo che se ne sia accorto anche lui visto che nel tour WOAD fa 2/3 canzoni a sera su 28/30 pezzi considerando che è il tour del disco.

    Comunque io sono della vecchia guardia il boss mi piace tantissimo ho visto 13 concerti dal 1988 ad oggi è preferisco alla lunga i pezzi vecchi che quelli più recenti, poi è ovvio che anche se tira fuori un concerto di 10 pezzi tutti nuovi l’emozioni che dà lui e la Estreet non esiste gruppo in circolazione
    ciaoo

  31. elfobastardo

    commenti? ne avrei, ma dopo averti letta, aver visto la foto e navigato tra i tuoi “gusti” musicali sarebbe tempo perso. ma del resto siamo in democrazia, e tutti hanno diritto di parola, anche tu. la miglior sintesi dei tuoi commenti è in una espressione da te usata: “mercenaria” (buoni i pezzi di doherty!?!??!). gira meno, da sola fatti degli amici, leggi letteratura americana, poeti e poetesse di ogni nazione, vivi, e “sudati la pagnotta”. ed allora potrai commentare canzoni e performances di Bruce. Ma ogni cosa al suo tempo, del resto devi ancora crescere. e parecchio. Buona Vita.

    • Splendido, grazie! Possono farti schifo i miei gusti musicali – ci mancherebbe – ma mercenaria è la parola che meno mi descrive caro Elfobastardo. La pagnotta me la sudo tutti i giorni, leggo molta letteratura americana, sono pure abbonata al New Yorker dunque caschi proprio male! Gira meno da sola? Mi piacerebbe vedermi più concerti in compagnia ma Glastonbury per me non è stato uno svago quanto un lavoro.

      Accettalo Elfo: esistono alcuni essere umani che si rompono le palle ai concerti di Bruce, lo so che è dura ma devi accettarlo! Buona vita a te… e buon corso di punteggiatura, magari dopo aver consultato la letteratura americana. 😉

    • Un altro fan con i paraocchi… Mamma mia quanti ne ho incontrati in vita mia… che tristezza le tue parole, elfoTESTARDO 😦 Fabrizio.

      • thanks Fab e se lo dici tu che ami Bruce…!!!

        Quest’anno a Glasto non ci vado perché altriemnti mi fanno seguire U2, Muse e tutta queste bands che non mi interessano mentre dall’altra parte del campo ci sarebbero i Midlake e un altro line up da paura che dovrei ingorare… sai che friustrazione che sarebbe! Dunque mi facccio il Latitude e me lo faccio metà per lavoro e metà per svago!
        stay tyuned 😉

  32. però bruuuuce si è fatto un bel parrucchino, meglio di quello di pippo baudo e di silvione berluscone

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