Nel ’77 attaccava l’establishment britannico con l’inno punk “God Save the Queen” oggi al più attacca una fetta di pane tostato. L’altro giorno prendo la tube e chi mi trovo in un mega cartellone pubblicitario come immagine del Country Life Butter? Il leader dei Sex Pistols Johnny Rotten (col faccino psicolabile che spuntava da un corpo di mucca pascolante). Intanto, alla tv, imperversa il commercial qui sopra. Lui è sempre stato un trashione unico, con la parlata supercockney da ruttomane di pub, pronto a vendersi per il vil danaro, fregandosene di tutto. Insomma, un Sid Vicious quarantenne non me lo saprei nemmeno immaginare ma di un Rotten imburrato, bhe, c’è davvero tanto da stupirsi? Però un po’ di tristezza la comunica… e per qualche motivo, continua a venirmi in mente l’immagine di Mick Jagger che sculetta con Christina Aguilera sul documentario di Scorsese Shine a Light…
Johnny e il burro non sono male. Anche per quel tocco di decadente tristezza.
Mick e Cristina in Shine A Light, quelli sì che fanno pena.
Nessuno tocchi John. Per me è autorizzato a fare QUALUNQUE cosa
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